domenica 19 giugno 2011

Al cellulare.

... «Sebastiano?»
«No, signora Nai: sono il dottor Tabelli.»
Lei sentì un brivido attraversarle la colonna vertebrale.
«Dov’è mio marito?»
«Speravo me lo dicesse lei. Ha lasciato la redazione due ore fa, subito dopo avermi mandato a quel paese.»
Milena rimase pietrificata.
«Sta dicendo sul serio?»
«Sì.»
«Dov’è andato?»
«Come sopra. Quando lo vede, gli dica che – se ritiene – può contattarmi per porgere le scuse a me e ai coll…»
«Grazie, dottor Tabelli, riferirò senz’altro» lo interruppe portando una mano alla fronte. Quindi si mise a singhiozzare tra l’indifferenza dei passanti. Allorché la crisi fu superata, rialzò lo sguardo e vide transitare quattro camionette verdi. Il pensiero di Luca tornò a essere predominante; doveva raggiungerlo al più presto, per poi elaborare un ragionamento lucido. Il cellulare iniziò a squillare facendola sobbalzare.
 
 
Tratto dal romanzo "Sette giorni", di Andrea Barillà, edito da CIESSE Edizioni.

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