mercoledì 15 giugno 2011

Angoscia.

... Le sensazioni ignote che lo avevano accompagnato negli ultimi due giorni non conoscevano tregua. Saggiava una costante pressione sul cuore, quasi un chirurgo sadico gli avesse impiantato un palloncino che continuava a gonfiarsi, ora dopo ora. Aveva la perenne necessità di andare in bagno. Provava un terrore atavico all’idea di lasciare l’appartamento per prendere una boccata di aria fresca, fare la spesa, andare al lavoro. Sentiva il bisogno di concentrare la mente su un pensiero specifico, senza però riuscire a raccogliersi per più di cinque minuti consecutivi. Viveva nel costante timore che qualcuno potesse puntargli il dito contro, aggredirlo, seppure consapevole che l’eventualità fosse la più legittima ed equa di tutte.
 
Tratto dal romanzo "Sette giorni", di Andrea Barillà, edito da CIESSE Edizioni.

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