venerdì 10 giugno 2011

Bambini.

... Milena ci aveva azzeccato un’altra volta: il piccolo stava crescendo. Si stava trasformando in un individuo in costante balia di sentimenti e pulsioni. Sebastiano avrebbe preferito si fosse trattato di una proroga della guarigione, molesta ma destinata a esaurirsi, invece era la Natura che doveva fare il proprio corso.
«Su, non dire così. Lascia passare qualche giorno e vedrai che cambierai idea. In fin dei conti non è successo nulla.»
«Sì, invece! Lo odio!»
Sebastiano sussultò sul sedile e si volse verso Luca: aveva le gote arrossate e guardava fisso davanti a sé. Il figlio non aveva mai avuto impeti di rabbia o, almeno, lui non ne ricordava di così eclatanti. Non credeva neppure che conoscesse la parola ‘odio’ e sapesse utilizzarla in modo appropriato. Senza dubbio la personalità in erba stava subendo uno scombussolamento; ciò significava una nuova sfida d’affrontare con paterna maturità, dopo circa due anni di tregua emotiva. Deglutì sentendo in fondo alla gola il sapore di un sangue antico e inesistente.
 
Tratto dal romanzo "Sette giorni", di Andrea Barillà, edito da CIESSE Edizioni.

Nessun commento:

Posta un commento