... Rimuginando, entrò nell’ufficio di Sartori, che lo guardò come se fosse un mendicante nel giorno fortunato. Il responsabile del personale lo fece accomodare alla scrivania ed espose il nuovo contratto a grandi linee, quasi non avesse davvero valore. Luigi lo sottoscrisse, realizzando che la quantità di denaro e benefici che avrebbe percepito non era sufficiente per alleviare le afflizioni della coscienza. A cosa serviva raggiungere una posizione di prestigio, se nessuno sembrava disposto a riconoscergliene il diritto? Provò il medesimo, incontenibile desiderio di rivalsa e con uno sforzo mostruoso lo ricacciò in fondo allo stomaco, evitando d’imporre la proprie ragioni su Sartori, che lo salutò trattenendo a stento il risentimento.
Tratto dalla raccolta di racconti "Le inclusioni del diamante", di Andrea Barillà, edito da CIESSE Edizioni.
Nessun commento:
Posta un commento